Qui si abbandona la strategia, che cede il passo a una sana dose di ghignate: lo scopo del gioco diventa quello di vivere le assurde situazioni nelle quali i giocatori vengono trascinati, tra penitenze e corse forsennate, ricordandoci quanto è importante non prenderci troppo sul serio.
Tre scatole che vi consigliamo
Kragmortha: il malvagissimo Signore Oscuro regna sul suo laboratorio, dove i giocatori impersonano i piccoli goblin servitori. L’obiettivo è cercare di rubare i preziosi libri d’incantesimi dalla scrivania dello stregone, ma attezione! Basta un’occhiataccia del Signore per essere costretti a subire le penalità più ridicole! Di Walter Obert, da 2 a 8 giocatori, da mezz’ora a un’ora di gioco.
La danza delle uova: tutti nel pollaio. Nove uova di gomma e una di legno sono il prezioso bottino che i giocatori cercano di accaparrarsi tra inseguimenti, corse, canti di gallo e penitenze. Chi l’ha detto che è un gioco per bambini? Di Roberto Fraga, da 2 a 4 giocatori, dieci minuti di gioco
Rythme and Boulet: se volete infastidire i vostri vicini di tavolo, che sono piegati a concentrarsi sulla mossa fatale della loro strategia, questo è il gioco adatto. Tutti battono ritmicamente le mani sul tavolo, per poi alternarsi nei gesti più assurdi e dimostrare che la coordinazione tra occhi e mano è tutt’altro che facile… Di Gabriel Ecoutin, da 4 a 12 giocatori, da quindici a trenta minuti di gioco.