Da quando giocAosta ha iniziato a guardarsi in prospettiva, l’organizzazione dedica energie importanti all’analisi dei partecipanti, sia in un’ottica di valutazione dei risultati raggiunti sia come elemento importante per la predisposizione delle strategie di sviluppo. L’indagine pluriennale permette di cogliere tendenze e individuare opportunità, aiutandoci a riflettere su noi stessi e su cosa diventiamo (anno dopo anno):
Nel 2022 abbiamo proseguito questo cammino, e ci piace l’idea di condividerne i risultati. Le oltre 30.000 presenze attive distribuite in quattro giorni (incrociando i numeri dei prestiti, delle iscrizioni e le statistiche degli scorsi anni) sono state analizzate con un questionario mirato che ha raccolto circa 350 risposte valide, suddivise in modo da essere rappresentative dei numeri complessivi. Riassumendo: il pubblico di giocAosta è eterogeneo e motivato, fatto da una grande fetta di appassionati ormai fidelizzati che raggiungono Aosta specificamente per l’evento, spesso anche da lontano. Le ricadute turistiche dirette sono raccontate dai dati che individuano chiaramente quella parte di pubblico che organizza le vacanze di agosto in funzione dell’evento, approfittando della sua lunghezza e dell’offerta turistica valdostana nel suo complesso. Leggendo le tendenze vediamo poi che cresce il pubblico di appassionati, che selezionano con più cura (e spesso con anticipo) sia i giochi della ludoteca sia le diverse attività, in modo da crearsi un calendario personalizzato dentro all’evento.
Qui sotto un po’ di dettagli, per chi (come noi) si fa appassionare dai grafici. I dati che presentiamo sono inevitabilmente approssimativi, ma negli anni abbiamo imparato che sanno raccontare che cosa succede con un buon margine di certezza. E miriamo a fare sempre meglio.
MOTIVATI E APPASSIONATI.
Chi partecipa a giocAosta lo fa (nella grande maggioranza dei casi) perché lo vuole specificamente. Solo il 10% del pubblico dichiara di essere “di passaggio”: si tratta comunque di qualche migliaio di presenze, incappate nell’evento passeggiando in città, ma non è tra loro che abita la maggioranza. Quasi il 90% degli utenti dichiara di essere in piazza Chanoux (o in uno dei tanti luoghi dell’evento) perché ha scelto di esserci, sapendo che cosa aspettarsi.
Questo non vuol dire, però, che tutti i partecipanti siano esperti: a fianco dei tanti ritorni (quasi il 60%), un buon 40% è alla prima esperienza a giocAosta. E, considerando il resto delle risposte, non dovrebbe essere l’ultima. Molti sono quelli che possiamo dire “appassionati di giochi”: lo rileviamo con una domanda che chiede “a quanti giochi hai giocato nella prima metà dell’anno?”. E il 60% finisce tra il pubblico specialistico, che dice di avere giocato a più di 6 giochi nei mesi precedenti a quelli dell’evento (gioca insomma ogni mese, in media. Qualcuno ne ha giocati decine, se non centinaia).
Anche per questo, probabilmente, i partecipanti scelgono di dedicare molto tempo a giocAosta. Solo un terzo degli intervistati rimane un unico giorno: il 67% partecipa per almeno due giorni all’evento, e il 27% dichiara di non mancare neanche un giorno, spesso distribuendosi tra attività diverse. In questo senso è rilevante l’eccezionale condizione del calendario 2022, con l’evento che si è spostato in avanti di un giorno nella settimana e si è collocato dal venerdì a lunedì, approfittando della festività del 15 agosto.
UN INCONTRO TRA GENERAZIONI E TRA PERSONE.
Da anni giocAosta lavora per sdoganare l’attività ludica tra i “grandi”: il gioco non è solo per bambini. E i risultati del 2022 testimoniano quanta strada sia stata fatta (al netto del fatto che, ovviamente, i bambini sotto i 6 anni non compilano i questionari). Il grafico qui sopra racconta di un pubblico estremamente eterogeneo per età, che si colloca anzitutto tra i “giovani adulti”. Le fasce più rappresentate sono quelle tra i 25 e i 44 anni.
Significativo è anche il dato del tipo di fruizione, studiato attraverso la domanda “Con hi sei venuto?”. Nel 2022, per la prima volta, abbiamo registrato una flessione delle risposte “in famiglia”, che rimangono comunque il 38% del totale (tra chi ha figli piccoli e chi adolescenti). Tantissimi sono i gruppi di amici o di giocatori (oltre il 25% del totale), e ancora di più le coppie che spesso trovano a giocAosta non solo un’occasione per un’attività originale, ma anche uno spazio di incontro. L’attenzione verso i giochi da due il risultato di un’altra domanda (con il 34% che sostiene di giocare anzitutto in due) individuano una chiara direzione da intraprendere per i prossimi anni.
LE RICADUTE TURISTICHE.
L’analisi del pubblico dedica un’attenzione specifica a capire chi sono i partecipanti che arrivano a giocAosta senza risiedere in Valle d’Aosta. Complice il periodo fortemente turistico dell’edizione 2022, il dato si consolida: due terzi dei partecipanti sono turisti, con una grossa fetta proveniente dalle regioni del Nordovest. Molti, però, vengono da più lontano: è interessantissimo analizzarne le motivazioni.
Per questo, domande specifiche sono rivolte ai non-residenti: due su tre (il 67%) dichiarano di essere ad Aosta specificamente per partecipare all’evento. Si tratta insomma di un flusso di viaggiatori direttamente legato alla manifestazione, che negli anni (anche per la tenacia con cui ha resistito nelle due estati più segnate dall’emergenza pandemica) ha saputo consolidare la propria posizione nel panorama nazionale, riscuotendo un’approvazione che genera il più potente dei canali promozionali: il passaparola positivo.
Il risultato è sempre più quello di visitatori che organizzano le proprie vacanze in funzione di giocAosta. Questo dato è testimoniato dalla domanda sul numero di notti di soggiorno: più del 70% dei viaggiatori dichiara di spendere più di tre notti sul territorio. Segno che giocAosta è diventata negli anni un elemento centrale dell’offerta turistica valdostana, con la volontà di essere armonica rispetto all’offerta plurale che la Valle d’Aosta propone. Perché l’evento è pensato da appassionati di giochi e frequentatori di eventi ludici, seguendo la domanda “che cosa mi piacerebbe trovare in un appuntamento dedicato al gioco?”. Le risposte sono tante: scoperta, buon cibo, condivisione, apertura, attività ulteriori da svolgere intorno ai tavoli da gioco. Magari allontanandosi, per poi ritornare. Perché l’esperienza sia ricca e articolata, lasciando però aperto il senso della possibilità: per tornare il prossimo anno, e continuare un percorso mai interrotto.